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Lake Garda - Sport & outdoor

La giornata della squadra GAN Optimist – Parte 2

Intervista a Marcello Meringolo – Allenatore GAN Optimist – Parte 2

Marcello, dopo aver spiegato “Come allenare la squadra GAN Optimist” ci puoi raccontare di più su come si svolge la “giornata tipo” del GAN durante le sessioni di prova e di gara di quest’anno?

 

I raduni hanno avuto una durata di 3 giorni. Avevamo la necessità di ottimizzare la giornata e per fare ciò, in alcune location come Riva del Garda, non potendo uscire in acqua dopo una certa ora, abbiamo deciso di anticipare la preparazione atletica. Preparazione atletica che si svolgeva tra gli spazi esterni del Residence Centro Vela e il Porto San Nicolò.

In questo periodo ancora incerto per il Covid abbiamo diviso il gruppo in due perché dovevamo evitare il più possibile gli assembramenti e mantenere le distanze nel pieno rispetto dei protocolli. Il primo gruppetto iniziava alle 7 del mattino, il secondo circa tre quarti d’ora dopo. Mentre un gruppo era impegnato con la preparazione atletica l’altro faceva colazione e viceversa. Completata la fase della colazione e della preparazione atletica, i gruppetti andavano al club Fraglia Vela Riva separatamente. L’attività del gruppo a ranghi riuniti iniziava quindi in Fraglia con l’ingresso in acqua dove il problema delle distanze non c’era più.

L’attività in acqua andava dalle 10.00 alle 17.00, con una pausa fatta direttamente sulle barche se le condizioni meteo ce lo permettevano. Alle 17 si tornava a terra con un’ora di libertà per i bambini che dovevano farsi la doccia e prepararsi per circa ¾ d’ora di defaticamento atletico seguito da una sessione di de-briefing nella sala messa a disposizione del Residence Centro Vela. La giornata si concludeva con la cena alle 19.30.

Posso garantire che le energie che rimangono a fine giornata non sono molte se si riesce a mantenere questo ritmo per 3 giorni.

L’ultima giornata, invece, considerando i viaggi di rientro dei ragazzi, abbiamo deciso di anticipare la chiusura dei 3 giorni di GAN. Togliendo le pause, abbiamo potuto contare quindi su ben circa 15 ore di attività in acqua in 3 giorni. Niente male!

 

L’esempio che ci hai raccontato è quello di giornate molto piene dove ottimizzare al massimo il tempo. A questo proposito quali sono i servizi che trovi ideali per i raduni che organizzi al Residence Centro Vela? Quali vantaggi vi ha portato?

 

La scelta di concentrare tutti i GAN di febbraio/marzo è ricaduta su Riva del Garda perché è una location che aiuta ad ottimizzare le 15/16 ore di barca grazie alle speciali condizioni meteo che il Lago di Garda offre per la vela, che altrove a volte non trovi!

Scelta Riva del Garda come location, abbiamo poi optato per il Residence Centro Vela come base per il nostro  soggiorno per diverse motivazioni. La prima è stata la possibilità di soggiornare e lavorare in sicurezza e questo certamente non è da poco!

Alcuni vantaggi? Il fatto di poter dividere i ragazzi negli ampi appartamenti rispettando i protocolli, la possibilità di cenare in stanza con il servizio offerto dal Residence Centro Vela e la flessibilità che ci ha consentito di strutturare  i turni della colazione. Avere poi una stanza a disposizione esclusiva per fare de-briefing, vedere i filmati, confrontarsi con i ragazzi è sicuramente un altro elemento a favore!

Gli spazi esterni ci hanno poi inoltre consentito di effettuare la preparazione atletica mattutina. In questo momento dovevamo stare attenti davvero a tutto e il supporto del Residence Centro Vela è stato fondamentale, con servizi completi per le squadre di vela.

allenamento gan optimist
allenamento gan optimist lago di garda
allenamento gan optimist lago di garda

Sulla scia dei successi del settore giovanile negli ultimi anni, quali sono gli obiettivi per il 2021 in vista del mondiale e poi per gli anni a venire? Come vedi il futuro della vela italiana, considerata anche l’attenzione mediatica che le vittorie di Luna Rossa hanno sul pubblico in generale?

La parentesi Luna Rossa è sicuramente una spinta incredibile, se si pensa che Plazzi e Molineris hanno iniziato nel 2000 proprio quando Luna Rossa vinceva la prima Louis Vuitton Cup. Loro sono stati per tanti anni ospiti al Residence Centro Vela con il loro “49er” per la campagna olimpica e si ritrovano 20 anni dopo a bordo proprio di Luna Rossa, uno come coach e l’altro come grainder-trimmer: da questo si capisce l’impatto che queste vittorie hanno.

Aperta questa parentesi credo che dobbiamo essere onesti: l’anno scorso, visto che si tratta di uno sport all’aria aperta, abbiamo goduto di tantissime adesioni e addirittura in molti casi i circoli non sono riusciti ad accontentare tutte le richieste. Come sport di inizio e perfezionamento, secondo me, ci sono tutte le prospettive per fare ancora tanto. Man mano che si sale, le difficoltà, è innegabile, ci sono! Perché comunque i costi aumentano soprattutto a livello olimpico dove diventano impressionanti e quindi i gruppi sportivi militari e la Federazione Italiana Vela stanno dando un grosso aiuto a chi sta facendo le campagne.

Quest’anno, salvo sorprese, avremo le olimpiadi di Tokio e nel 2024 avremo le olimpiadi di Parigi: 2 olimpiadi in 3 anni. Questo creerà ulteriore avvicinamento e sono convinto che la tappa di Luna Rossa sicuramente darà una mano.

Speriamo che la campagna olimpica di quest’anno, dopo due eventi a zero medaglie per l’Italia, ci riporti a casa qualcosa. Le possibilità ci sono, è inutile negarlo.

Negli ultimi 4/5 anni è stato fatto nell’attività olimpica un lavoro mirato per riportare a casa almeno una medaglia che ormai manca dal 2008 con le medaglie di Diego Romero e Alessandra Sensini. E’ passato troppo tempo, non credo meritiamo tutto questo tempo senza medaglie. Quindi questa volta la squadra dovrà cercare di riprendersi anche quello che ha perso forse immeritatamente durante le ultime due olimpiadi, soprattutto quella di Londra. Ci sono stati dei momenti dove avevamo le medaglie a portata di mano come per il team Bissaro-Sicouri (Misto Nacra 17) e Flavia Tartaglini (Windsurf) che dopo ottimi risultati, si sono purtroppo dovuti scontrare con delle giornate no.

Per concludere il mio messaggio è: per chi vuole divertirsi in barca a vela ed allenarsi il lago di Garda offre una grande opportunità per farlo perché è difficile trovare delle giornate in cui non si può navigare. Lo vediamo anche dai tanti stranieri che vengono in Italia ma che soprattutto arrivano sul lago di Garda perché sanno che difficilmente sbagliano a sceglierlo come destinazione.

Quest’anno il mondiale di Riva del Garda porterà sicuramente una ventata di ripartenza. In tutto questo cosa ci aspettiamo per l’Italia? Devo dire che non lo so perché al momento non sappiano quanti hanno continuato, quanti hanno cambiato classe. È stato un anno particolare ovviamente non solo per noi ma anche per le altre nazioni. Siamo a tre mesi dal mondiale, e oltre a selezionare i ragazzi, non ci troviamo con le certezze che avevamo fino all’anno scorso. Eravamo sicuramente più pronti per il mondiale del 2020.

Alla fine, l’anno scorso non pensavo che saremmo andati a vincere tutti e due i titoli, addirittura nella categoria femminile abbiamo portato a casa un primo e un secondo posto, quindi ogni campionato ha la sua storia! Marco Gradoni ha scritto una pagina irripetibile perché vincerne tre (di titoli mondiali) credo sarà davvero complicato per qualsiasi altro ragazzino. Diciamo che i ragazzi volenterosi li abbiamo, poi starà a loro arrivare preparati al momento giusto e soprattutto mentalmente pensare di fare del proprio meglio senza pensare troppo al finale.

Il finale è solo la conseguenza del percorso che hai fatto. Se il percorso è giusto e se ci hai messo tutta la volontà e hai provato a fare quello che dovevi fare, poi i risultati arrivano. Io dico sempre: non promettiamo niente, promettiamo sempre il massimo impegno. È quello che la squadra italiana ha fatto negli ultimi anni e che cercherà di fare anche in occasione dei mondiali di Riva del Garda.

 

Se vuoi approfondire anche le interviste a Diego Romero e alla vela leggi qui:

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